I centri urbani – e in particolare le grandi metropoli – sono i luoghi in cui più che altrove ci confrontiamo con i temi della povertà estrema e della marginalità sociale. A partire dall’accesso al cibo, che non è un’opzione per tutti, come la pandemia di Covid-19 ha mostrato in maniera ancor più evidente.
Come si apparecchia la tavola di una città affinché tutti possano godere di un cibo sano e di qualità? Quali politiche e quali interventi dobbiamo mettere in campo per realizzare città più aperte, più eque e ospitali? E quali le buone pratiche cui possiamo guardare in tutto il mondo – dalle mense sociali e caritatevoli alle esperienze di consegna a domicilio o di spesa sospesa per stare vicini a chi è solo o malato, fino ai progetti di cucina, scambio e condivisione attuati con le comunità migranti – per immaginare un futuro migliore?
Le comunità Slow Food di tutto il mondo confrontano le proprie esperienze.
Relatori:
Barbara Pierro (Italia), fondatrice della Onlus Chi Rom Chi no nel cuore del quartiere di Scampia.
Dino Babic (Croazia), è presidente della European Projects Association e delle associazioni croate Informo e ISTRIAN de Dignan a Vodnjan-Dignano. Gestisce l’Accademia Europea per l’Educazione e la Ricerca Sociale e l’Ecomuseo dell’impresa sociale.
Patigidsom Jean Marie Koalga (Burkina Faso), educatore sociale e attivista nel campo dell’agroecologia e dello sviluppo sostenibile, consigliere internazionale e coordinatore della Rete Slow Food in Burkina Faso.
Modera:
Matteo Brambilla (moderatore, Italia), consulente di progetto per cheFare, autore dell’indagine Città dal Futuro, ha contribuito alla costruzione della Food Policy del Comune di Milano e del Milan Urban Food Policy Pact.
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Altre informazioni
Lingue dell'evento: IT, EN, FR, ES
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