Il cibo del futuro sarà prodotto in laboratorio? Risolveremo il problema della fame e dell’impatto ambientale dell’agricoltura facendo a meno della terra?
Tra i primi esportatori mondiali di pomodori c’è… l’Olanda, che non ha nessun legame storico e culturale con questo prodotto. Il segreto è la coltivazione fuori dal suolo. Le tecnologie che permettono di coltivare senza suolo e senza sole si stanno moltiplicando.
Nel frattempo, alcune fra le più grandi multinazionali (tra cui Cargill e Tyson Foods) stanno investendo in ricerca per produrre carne coltivata in laboratorio, senza animali e senza allevamento. È questo il futuro del cibo? La tecnologia sfamerà una popolazione in costante crescita creando i cibi in laboratorio? Risolverà il problema della perdita di fertilità dei terreni facendo a meno della terra?
Oppure il futuro del cibo è legato alla capacità di ricollegare il cibo alla terra, al ciclo dell’acqua e del sole, alla possibilità di coltivare e allevare gli animali in equilibrio con la terra e le risorse naturali salvaguardando i servizi ecosistemici?
Intervengono:
Eric Schlosser, giornalista investigativo e saggista americano. È autore dei libri Fast Food Nation (2001, che ha ispirato l’omonimo fil del 2006), Reefer Madness (2003) e Command and Control (2013). È stato coproduttore del film-documentario Food, Inc (2008)
Paul Ariès, sociologo e politilogo francese, è insegnante di diritto pubblico, ricercatore di sociologia politica del cibo e direttore della rivista Les Zindigné(e)s. Tra le sue pubbicazioni segnaliamo: Les fils de McDo (1997) e Lettre ouverte aux mangeurs del viande qui souhaitent le rester sans culpabiliser (2019)
Winona LaDuke, economista e scrittrice americana. È co-fondatrice di Honor the Hearth, un’associazione che dal 1993 lavora per difendere le lotte indigene per la giustizia ambientale. È conosciuta a livello internazionale per il suo impegno sui temi delle energie rinnovabili, delle strategie di sviluppo sostenibile e delle politiche alimentari. È uno dei leader nel lavoro di protezione del patrimonio alimentare indigeno da brevetti e ingegneria genetica
Modera Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus
Evento a partecipazione libera e gratuita.
Cover image: Charles “Duck” Unitas, Unsplash
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