La produzione di questo legume, nel corso degli, anni ha avuto un percorso irregolare, strettamente legato all’andamento dei dati demografici della zona. Queste terre hanno subito in modo pesante il fenomeno dell’abbandono: un tempo vigne e pascoli ricoprivano i colli, mentre ora domina il bosco.
Il lavoro di ripresa e di valorizzazione di questo legume è iniziato nel 2004: è stato realizzato uno studio sugli aspetti storici e agronomici della varietà ed è stata istituita la festa del fagiolo di Laverino, che si svolge a inizio novembre. Il sisma del 2016, che ha colpito anche questa zona, causando una battuta d’arresto a tutta l’economia locale, ha rallentato anche la ripresa della coltivazione del fagiolo.
Il Presidio è nato grazie al lavoro delle condotte Slow Food locali e al contributo del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che sostiene diversi progetti di recupero agricolo nelle aree terremotate del Centro Italia.
Lo scopo del Presidio è di fornire supporto tecnico ai giovani coltivatori per continuare il lavoro di valorizzazione di questa varietà, per recuperare terreni agricoli abbandonati, ma anche per far conoscere le altre produzioni locali, come i pecorini, i salumi farine di grani antichi e di granoturco, patate rosse e zafferano.
Area di produzione
Bacino del fiume Potenza, comune di Fiuminata, provincia di Macerata
Stagionalità
Il prodotto secco è disponibile da settembre
Produttori
Az. Agr. Grandoni Corrado, Loc. Casal Conte, Fiuminata, tel. +39 3382309609, corrado_grandoni@yahoo.it
Az.Agr. Olivieri Ugo, Loc. Laverino, Fiuminata, tel. +39 3342576874, olivieriugo1990@gmail.com
Az.Agr. Santolini Roberto, Loc. Laverino, Fiuminata, tel. +39 3317662729, santoliniroberto-90@libero.it
Az.Agr. Dominici Nazzareno, Loc. Poggio Sorifa, Fiuminata, tel. +39 3490650585
Az.Agr. Agriforest, loc.Laverinello, Fiuminata, tel. 3382903053
La partecipazione del Presidio del Fagiolo di Laverino e dei suoi produttori è sostenuta da La Buona Strada, la campagna raccolta fondi di Slow Food Italia Aps destinata ad aiutare i produttori delle quattro regioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016.